Autore: Paola
Affermazioni davanti allo specchio… proviamo?
Nuova vita
È passato molto tempo dall’ultima volta che ho scritto qualcosa… molte le cose accadute, molti impegni, molta fatica, ma siamo qui a vivere la vita.
Per tutti è un periodo complesso che ha tirato fuori avvenimenti e storie cicliche, venute a galla per essere comprese e poi risolte.
Quello che dobbiamo fare tutti, io per prima, è non combattere, non «reagire» a quanto accade, affrontando la vita in modo «morbido» e lasciando andare le cose in modo naturale.
Non è una cosa semplicissima, ma il risultato è garantito. Lottare, controbattere, arrabbiarsi, urlare, e quindi dispiacersi, riempirsi di tristezza, soffrire, avere paura, sono tutte emozioni che ostacolano il raggiungimento del nostro scopo: vivere bene, con gioia, amore e serenità. Tutto quello che ci allontana da queste tre cose, genera le sensazioni spiacevoli che ho elencato prima, che feriscono e fanno stare male.
C’è sempre una soluzione, c’è sempre una alternativa che ci porterebbe a vivere meglio, è sufficiente assecondare la vita, non combatterla.
Questo non significa avere un atteggiamento negativo o rinunciatario, piuttosto cercare di «osservare» gli avvenimenti in modo il più possibile neutro, «agire» e non «reagire» alle singole circostanze.
Chi ha periodi difficili e duri con cui confrontarsi quotidianamente, può limitarsi a vivere nel presente, senza farsi condizionare da quanto teme possa accadere in futuro, frutto, nella sua mente, di ciò che è accaduto nel passato. Ma futuro e passato, qualunque essi siano, fanno comunque parte di noi e contribuiscono a fare di noi quello che siamo «ora».
Lasciamo andare gli avvenimenti negativi vissuti perché sono nel passato e lì devono restare.
Perdoniamo a noi stessi gli eventuali errori commessi, perché ci hanno reso ciò che siamo oggi, senza giudizio, non c’è nulla da perdonarsi o perdonare, ogni cosa è quello che doveva essere. E non c’è nulla da perdonare agli altri, perché anche il solo pensare di “poter perdonare” ci riporta nel ruolo di vittima o carnefice e ci mantiene all’interno di emozioni negative senza, di fatto, aiutarci a vivere meglio.
Il nostro fine è comprendere quanto siano fondamentali Amore, Gioia e Serenità e quanto sia importante vivere in comunione con il nostro prossimo; lo notiamo di più proprio in un periodo dove la società tenta di metterci l’uno contro l’altro, andando ad alimentare tutte quelle emozioni negative che ci allontanano inesorabilmente dal nostro obiettivo.
Cercate di fare il più possibile ciò che vi piace, ma soprattutto, non costringetevi a fare quello che non vi va di fare; dedicatevi alle cose belle, alimentate sensazioni piacevoli, musica, ballo, arte, date voce alle vostre aspirazioni…!
Ogni vita vissuta è unica e irripetibile e merita di essere vissuta al meglio.
Buona vita a tutti! 💚
Cambiamenti
Tutti stiamo vivendo un periodo di grossi sconvolgimenti; alcuni di noi li vivono in prima persona, altri, invece, li vivono in persone molto vicine e care…
A volte ci ritroviamo ad essere come l’acqua nella pentola bollente e di essere al punto in cui il bollore la fa fuoriuscire dai bordi… non c’è modo di abbassare in tempo il fornello, l’acqua uscirà lo stesso.
Le sensazioni di sorpresa, stupore, dolore o rabbia si alternano nei nostri cuori e ci rendono confusi, insicuri e impauriti; quello che però dobbiamo sapere è che da tutto questo dolore può uscire solo del bene.
Qualunque sia il futuro della nostra vita, i cambiamenti ci scuotono dal torpore nel quale ci eravamo rifugiati, insoddisfatti nel cuore pur sentendoci al sicuro. La sensazione di sicurezza nasce però dalla paura del cambiamento, e spesso, preferiamo il certo all’incerto anche se quel «certo» non è il meglio per noi.
Ho trovato un articolo molto interessante che ho aggiunto anche sul blog (questa la URL: https://spiraglidiluce.org/2017/03/02/il-lato-oscuro-della-zona-di-comfort/), che spiega molto bene cosa significhi per noi essere nella “zona confortevole”.
«Non esiste, infatti, solo la zona confortevole, di cui abbiamo parlato prima, ma anche una zona oscura. In questa seconda zona, ci si abitua alla disarmonia ed alla sofferenza. Ci si abitua così tanto che ad un certo punto diventa quasi irrinunciabile il viverci dentro.»
Spesso si fa fatica ad uscire dalla routine della nostra vita; può essere soddisfacente o dura, ma non importa, perché per noi quella è “la nostra vita”.
Quello che, invece, dovremmo sempre chiederci è se la nostra vita ci rende felici, perché solo se siamo gioiosi, in pace con noi stessi e con gli altri, possiamo veramente dire che quello che stiamo vivendo è il bene per noi.
Quando invece ci rendiamo conto che in noi manca la sensazione di felicità e serenità interiore, allora, molto probabilmente, ci stiamo accontentando di qualcosa che assomiglia molto alla zona oscura di cui parlava l’articolo.
Non dobbiamo più avere paura, non abbiate paura di vivere cercando, aspirando alla gioia, alla felicità. Non scambiate l’abitudine per felicità, perché non gli assomiglia affatto!!
Basta accettare compromessi, basta essere esitanti…!!! Troviamo in noi il coraggio di affrontare le nuove avventure che la vita ci propone, con gioia e speranza!
Auguro a tutti voi un nuovo anno, il 2019, che vi permetta di raggiungere il vostro traguardo, stracolmo di gioia e Amore!
💚
Il lato oscuro della zona di comfort | Cos’è e come uscirne
Il racconto buddista che ci insegna a ignorare chi ci fa del male
Amico specchio
L’amico specchio di cui vorrei parlarvi non è quello che atterrisce molte persone, soprattutto prima del periodo estivo (perché non c’è alcuna “prova costume” da sostenere…!), ma è quello che quotidianamente accade senza che noi ce ne rendiamo conto.
La vita ci presenta di continuo situazioni «specchio» di ciò che è presente in noi.
In genere abbiamo tutti una persona in cui notiamo, in modo eclatante, il difetto o i difetti, che ci infastidiscono sopra ogni cosa; una evidenza così forte da oscurare tutti i suoi lati positivi e personificarla nel difetto.
Bene.
La maggior parte delle volte il difetto che vediamo nell’altro, tanto irritante, è una nostra caratteristica.
So che ora molti di voi diranno: «Si sta sbagliando! Non è così, non è così PER ME!»
Quando ci troviamo di fronte a persone che hanno tutte la stessa tipicità negativa, quando questa caratteristica risuona dentro di noi, per poi continuare a ripresentarsi in altre circostanze, credetemi, è una peculiarità nostra.
Chi nota spesso l’aggressività delle persone, molto probabilmente, in fondo a se stesso, ha una aggressività, magari repressa, ma presente; lo stesso accade per chi nota la debolezza altrui, perché probabilmente ha delle fragilità che non accetta.
Tutte le situazioni che ciclicamente la vita ci ripresenta, sono gli indizi da utilizzare per capire qualcosa di più su noi stessi, con l’obiettivo di riconoscere il problema, ma tenendo presente che poi dobbiamo anche comprenderlo e accettarlo. Vedremo allora che le circostanze ripetitive saranno sempre meno frequenti fino a non presentarsi più e quello sarà il segnale che ne siamo usciti.
La vita offre l’opportunità di svolgere un grande lavoro su noi stessi, ma deve essere fatto senza finzione se si vuole veramente riuscire a stare bene. Diciamoci la verità, in queste contesti, non è facile convivere con noi stessi, perché in fondo sappiamo benissimo di avere qualcosa da risolvere!
Ma, come scrivevo prima, le situazioni devono essere prima comprese e poi accolte.
Dobbiamo accettarci così come siamo sempre, perché non c’è passato che conti, non c’è futuro già deciso, c’è il presente e solo il presente con cui confrontarci.
Ripensare continuamente al passato, ai nostri errori di allora o agli errori altrui, non porta a nulla, crea solo scompenso, ansia, rabbia, tristezza. Avete fatto caso che si rimugina molto più sugli eventi negativi del passato e quasi mai sulle situazioni che ci hanno resi felici? O, se si pensa ad un momento gioioso, è solo per notare che non c’è più? Guardiamo al negativo con una facilità sconcertante, ma sbagliamo a farlo.
Il passato, nel bene e nel male, ci ha resi quello che siamo. Ha importanza solo in funzione di quello che siamo OGGI. Non c’è errore o rimpianto su cui scervellarsi, siamo oggi quello che siamo, è così e basta.
Il futuro? Chi guarda al futuro sa bene che sono soltanto speranze o timori, a seconda del proprio stato d’animo, ma nulla di certo.
Quello su cui dobbiamo puntare, quello su cui possiamo contare, è solo «l’adesso».
💚