L’amico specchio di cui vorrei parlarvi non è quello che atterrisce molte persone, soprattutto prima del periodo estivo (perché non c’è alcuna “prova costume” da sostenere…!), ma è quello che quotidianamente accade senza che noi ce ne rendiamo conto.
La vita ci presenta di continuo situazioni «specchio» di ciò che è presente in noi.
In genere abbiamo tutti una persona in cui notiamo, in modo eclatante, il difetto o i difetti, che ci infastidiscono sopra ogni cosa; una evidenza così forte da oscurare tutti i suoi lati positivi e personificarla nel difetto.
Bene.
La maggior parte delle volte il difetto che vediamo nell’altro, tanto irritante, è una nostra caratteristica.
So che ora molti di voi diranno: «Si sta sbagliando! Non è così, non è così PER ME!»
Quando ci troviamo di fronte a persone che hanno tutte la stessa tipicità negativa, quando questa caratteristica risuona dentro di noi, per poi continuare a ripresentarsi in altre circostanze, credetemi, è una peculiarità nostra.
Chi nota spesso l’aggressività delle persone, molto probabilmente, in fondo a se stesso, ha una aggressività, magari repressa, ma presente; lo stesso accade per chi nota la debolezza altrui, perché probabilmente ha delle fragilità che non accetta.
Tutte le situazioni che ciclicamente la vita ci ripresenta, sono gli indizi da utilizzare per capire qualcosa di più su noi stessi, con l’obiettivo di riconoscere il problema, ma tenendo presente che poi dobbiamo anche comprenderlo e accettarlo. Vedremo allora che le circostanze ripetitive saranno sempre meno frequenti fino a non presentarsi più e quello sarà il segnale che ne siamo usciti.
La vita offre l’opportunità di svolgere un grande lavoro su noi stessi, ma deve essere fatto senza finzione se si vuole veramente riuscire a stare bene. Diciamoci la verità, in queste contesti, non è facile convivere con noi stessi, perché in fondo sappiamo benissimo di avere qualcosa da risolvere!
Ma, come scrivevo prima, le situazioni devono essere prima comprese e poi accolte.
Dobbiamo accettarci così come siamo sempre, perché non c’è passato che conti, non c’è futuro già deciso, c’è il presente e solo il presente con cui confrontarci.
Ripensare continuamente al passato, ai nostri errori di allora o agli errori altrui, non porta a nulla, crea solo scompenso, ansia, rabbia, tristezza. Avete fatto caso che si rimugina molto più sugli eventi negativi del passato e quasi mai sulle situazioni che ci hanno resi felici? O, se si pensa ad un momento gioioso, è solo per notare che non c’è più? Guardiamo al negativo con una facilità sconcertante, ma sbagliamo a farlo.
Il passato, nel bene e nel male, ci ha resi quello che siamo. Ha importanza solo in funzione di quello che siamo OGGI. Non c’è errore o rimpianto su cui scervellarsi, siamo oggi quello che siamo, è così e basta.
Il futuro? Chi guarda al futuro sa bene che sono soltanto speranze o timori, a seconda del proprio stato d’animo, ma nulla di certo.
Quello su cui dobbiamo puntare, quello su cui possiamo contare, è solo «l’adesso».
💚
e come posso commentare? Che cosa posso spiegare in più? Sei perfetta nel chiarirci e farci riflettere su tante cose e su molti nostri atteggiamenti e di questo ti ringrazio
❤️