L’ultimo saluto

Qualche giorno fa sono stata in chiesa per dare l’ultimo saluto a una persona che ho conosciuto e stimato durante la mia vita lavorativa. Moltissime persone sono venute per omaggiarlo tanto da non riuscire a entrare tutti all’interno della struttura.

Durante l’omelia ho sentito le solite frasi, quelle che entrano ed escono dalla mente con la stessa costante velocità e senza lasciare traccia.

Dentro di me ho pensato… quali parole potrebbero essere di aiuto per una moglie, un marito o un figlio, un familiare, quando un loro caro passa oltre il velo?

Ecco… la prima cosa che direi è proprio questa: la persona che amiamo e che non riusciamo a vedere, è sempre qua, solo che, avendo lasciato il piano fisico, ora è pura energia.

Direi che, avendo superato la materia, ora possono seguire il loro cammino ma anche esserci accanto perché sono energia quantica.

Racconterei di come si nasce scegliendo il luogo, i genitori e quello che si viene a fare, ma si conosce già anche il momento in cui si tornerà a casa. E si torna a casa quando si sono vissute le cose programmate, sempre in totale sintonia e sincronicità con le esperienze che le persone che ci sono accanto sono venute a vivere.

Racconterei che «L’Assenza non è mancanza» citando una frase a me molto cara presa dal primo libro della mia amica Enrica dal titolo «Pensieri in cammino di Chica e Michele»; perché l’assenza fisica non significa perdere qualcuno e ci permette di assimilarlo in noi, accoglierlo nel nostro cuore e coccolarlo lì con ancora più amore di prima ma, soprattutto, senza quelle incomprensioni che possiamo avere avuto anche con la persona che amiamo di più.

Direi anche di avere la certezza che quando sarà il nostro turno, la persona sarà lì ad accoglierci e a riabbracciarci con gioia, perché da sempre abbiamo scelto di percorrere insieme tutte le nostre strade.

Racconterei che probabilmente ci ritroveremo a pianificare un’altra «missione» sulla terra da vivere nuovamente uno accanto all’altro, magari giocando un po’ sui personaggi da interpretare… saremo padre e figlio questa volta? O moglie e marito? E cosa torneremo a imparare?

Perché questo è e sarà sempre solo un arrivederci. 🩷

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